Comunità

Avete mai visto una distesa d’oro a perdita d’occhio? Un paesaggio lunare, terso, di sconfinata bellezza. Ogni punto dove lo sguardo si perde è tratteggiato da spighe alte, altissime. A spuntare, solo i lunghi baffi neri di un grano antico,... Leggi tutto

Avete mai visto una distesa d’oro a perdita d’occhio? Un paesaggio lunare, terso, di sconfinata bellezza. Ogni punto dove lo sguardo si perde è tratteggiato da spighe alte, altissime. A spuntare, solo i lunghi baffi neri di un grano antico, rigoglioso e fiero: il grano duro Cappelli. Prezioso, nutriente, ritrovato. È quello che cercheremo di raccontarvi in queste pagine, attraverso le foto e le parole. Le testimonianze di chi questo grano l’ha riscoperto attraverso la sfida del biologico. Un’intera comunità di agricoltori che ha fatto di un cereale il baluardo di rinascita per il proprio territorio, per le persone che lo abitano e simbolo di un cibo pensato per il benessere di chi se ne nutrirà. Sono custodi consapevoli di un seme prezioso, scoperto oltre un secolo fa in questi luoghi per provvedere al fabbisogno di un Paese, abbandonato poi da una Rivoluzione Verde che ha portato la chimica, dimenticando la salute. Gli agricoltori che abbiamo incontrato nel nostro viaggio, Cristoforo, Rita, Riccardo, Stefano, Nicola, Maria, Antonella e ancora Stefano hanno creduto nel valore di un lavoro fatto insieme, faticoso, tenace, predato da un clima che cambia, incerto nel suo esito. Hanno dato fiducia alla parola Comunità che è divenuta sinonimo di questo grano, dell’idea di “fare insieme”. Hanno seminato un futuro possibile, ridisegnando la bellezza della loro terra e il valore di un lavoro, che non può essere del singolo, ma dev’essere di tutti. E per tutti.