Resilienza

Quando abbiamo visitato i campi di sorgo e miglio era un pomeriggio di settembre, l’estate era ancora vivida. Sui terreni lievemente scoscesi della prima collina di Bologna l’aria era tersa e il sole alto. Entrambe le colture erano quasi pronte... Leggi tutto

Quando abbiamo visitato i campi di sorgo e miglio era un pomeriggio di settembre, l’estate era ancora vivida. Sui terreni lievemente scoscesi della prima collina di Bologna l’aria era tersa e il sole alto. Entrambe le colture erano quasi pronte per essere raccolte: l’altezza giusta, anche il colore. Ma l’elemento che colpiva era un altro: l’oro di queste piante nasceva da una terra brulla, arida. Le crepe che il suolo ci mostrava non tradivano alcun dubbio: quei cereali rigogliosi dovevano essere cresciuti con pochissima acqua. Pochissima. Poco dopo, Andrea Morara, l’agricoltore che ne aveva avuto cura, ce lo ha confermato. Sorgo e miglio sono piante resilienti e resistenti, adatte ad un clima che sta cambiando, che diventa siccitoso, che non regala acqua. O che lo fa sempre meno. Sorgo e miglio sono coltivazioni antiche, preziose, spesso sottovalutate e declassate a becchime per uccelli. Sono cereali, invece, che nutrono e stupiscono, soprattutto in cucina. Le abbiamo riscoperte per allenare anche la nostra, di resilienza. Per potervi garantire un cibo buono sempre, anche nella prospettiva di un cambiamento che ha a che fare con l’ambiente e quindi con la nostra alimentazione. Abbiamo deciso di imparare la tenacia da queste materie prime, di conoscerne la forza e la resistenza, sperimentandole per voi.