Il farro perlato biologico Alce Nero è coltivato in Italia. É ideale per arricchire zuppe e minestroni, o per preparare fresche insalate estive.
Denominazione
Farro prelato biologico
Ingredienti
Farro perlato*. *Biologico
Allergeni
Contiene glutine; può contenere tracce di frutta a guscio, semi di sesamo
Modalità di conservazione
Conservare in luogo fresco e asciutto.
Luogo di produzione
Prodotto nello stabilimento di via Sandro Pertini Spoleto (PG) - Italia
Valori nutrizionali medi per 100 grammi
Energia :1460kJ/345kcal
Grassi :2,8g
di cui saturi :0,4g
Carboidrati :65g
di cui zuccheri :6,6g
Fibre :9,5g
Proteine :12g
Sale :0g
È nostro impegno mantenere aggiornate tutte le informazioni di legge, ma può accadere che ci siano delle differenze rispetto alle confezioni effettivamente disponibili.
Etichetta Narrante
Il farro è un tra i più antichi cereali coltivati dall’uomo, le cui origini risalgono a oltre 5000 anni fa nella Mezzaluna Fertile. Plinio il Vecchio lo definì come “il primo cibo dell’antico Lazio.
Il nostro farro appartiene al genere Triticum Dicoccum. Le caratteristiche morfologiche di questa pianta la rendono particolarmente adatta ad essere coltivata in terreni altrimenti improduttivi: l’elevata taglia garantisce una buona competitività nei confronti delle erbe infestanti.
Il farro Alce Nero viene coltivato esclusivamente in Italia.
Secondo il regolamento biologico, non viene utilizzato alcun prodotto chimico di sintesi e per la fertilizzazione vengono utilizzati concimi esclusivamente di natura organica che arricchiscono il terreno di elementi utili alla pianta.
Alce Nero iniziò anni fa a coinvolgere gli agricoltori dapprima intorno alla propria storica sede sulle colline marchigiane e poi bolognesi, per valorizzare aree agricole marginali. Questo antico cereale è adatto a terreni pietrosi e spesso poveri di elementi nutritivi.
Secondo il disciplinare biologico viene inserita nelle rotazioni delle colture generalmente dopo i legumi per sfruttare la fertilità residua del terreno. La raccolta del farro si esegue intorno alla metà di luglio, avendo cura di evitare la rottura della granella con la mietitrebbiatrice.
Il chicco di farro viene decorticato e successivamente, attraverso un processo chiamato perlatura, viene eliminata la parte esterna del chicco per rendere il farro più digeribile.
Caratteristiche
Il farro è un tra i più antichi cereali coltivati dall’uomo, le cui origini risalgono a oltre 5000 anni fa nella Mezzaluna Fertile. Plinio il Vecchio lo definì come “il primo cibo dell’antico Lazio.
Il nostro farro appartiene al genere Triticum Dicoccum. Le caratteristiche morfologiche di questa pianta la rendono particolarmente adatta ad essere coltivata in terreni altrimenti improduttivi: l’elevata taglia garantisce una buona competitività nei confronti delle erbe infestanti.
Territorio
Il farro Alce Nero viene coltivato esclusivamente in Italia.
Coltivazione
Secondo il regolamento biologico, non viene utilizzato alcun prodotto chimico di sintesi e per la fertilizzazione vengono utilizzati concimi esclusivamente di natura organica che arricchiscono il terreno di elementi utili alla pianta.
Alce Nero iniziò anni fa a coinvolgere gli agricoltori dapprima intorno alla propria storica sede sulle colline marchigiane e poi bolognesi, per valorizzare aree agricole marginali. Questo antico cereale è adatto a terreni pietrosi e spesso poveri di elementi nutritivi.
Secondo il disciplinare biologico viene inserita nelle rotazioni delle colture generalmente dopo i legumi per sfruttare la fertilità residua del terreno. La raccolta del farro si esegue intorno alla metà di luglio, avendo cura di evitare la rottura della granella con la mietitrebbiatrice.
Lavorazione
Il chicco di farro viene decorticato e successivamente, attraverso un processo chiamato perlatura, viene eliminata la parte esterna del chicco per rendere il farro più digeribile.